venerdì, settembre 01, 2006

宝塚だ!

19.8.2006

L'altro ieri ho visto uno spettacolo di Takarazuka. E' uno spettacolo molto particolare, in cui tutti gli attori sono donne. Anche i ruoli maschili sono interpretati da donne. Nel teatro kabuki tutti gli attori sono uomini e anche i ruoli femminili sono interpretati da uomini. Il Takarazuka e' un po' l'opposto del kabuki. Un fenomeno che mi ha sempre incuriosito.I fan del Takarazuka sono tantissimi, una vera e propria comunita'. Cosi', di solito e' molto difficile riuscire a trovare i biglietti per il periodo giusto, soprattutto per uno straniero che si ferma in Giappone poco tempo. Per fortuna Tosca e' riuscita a trovare su internet due biglietti messi in vendita da una fan.Lo spettacolo era diviso in due parti. La prima parte era una specie di dramma ambientato a Roma, all'epoca di Giulio Cesare, Bruto, Antonio e Cleopatra. La seconda parte era invece una rassegna di numeri di danza e canto, nello stile del musical.Mi sono divertito molto. Nella prima parte sono rimasto un po' sorpreso a vedere Giulio Cesare, Bruto e Antonio interpretati da uomini. Ma poi mi sono abituato e mi sono divertito. Ho anche capito un po' i dialoghi (circa meta' dei dialoghi dicevano 「愛しています。。。(笑)」).La seconda parte e' stata per me piu' famigliare e ho apprezzato la bravura delle cantanti e delle ballerine. Grandi numeri di canto e danza. Un'altra cosa che mi ha colpito sono i costumi: tantissimi (le cantanti si cambiavano a grande velocita' fra una scena e l'altra, a un ritmo penso massacrante), sfarzosi, luccicanti, elegantissimi.Ma lo spettacolo del Takarazuka non finisce sul palcoscenico. Un altro spettacolo - meno artistico, piu' sociologico ma ugualmente interessante e affascinante per uno straniero - e' quello che si svolge nella strada fuori del teatro, in platea, nei foyer del teatro. E' stata per me una sorpresa scoprire che la stragrande (= quasi tutto il) del pubblico erano donne. Se in Italia ci fosse uno spettacolo come il Takarazuka, composto di sole donne, gli spettatori sarebbero tutti ... uomini! Moltissime spettatrici del Takarazuka sono grandi fan delle varie cantanti, le adorano come star e si identificano in esse. Forse si puo' dire che vedono in loro l'uomo ideale, quello che in Italia di dice "il principe azzurro". Non si deve pensare necessariamente a un fenomeno di lesbismo. E' una forma di amore piu' astratta, piu' idealizzata. Queste fan vanno a vedere lo stesso spettacolo piu' volte, comprano ogni sorta di gadget delle loro beniamine, conoscono tutti i particolari della loro storia artistica e privata: vivono identificandosi nelle cantanti piu' amate. Nell'intervallo ho guardato la fila delle poltrone davanti a me. Erano tutte donne e ognuna di loro, proprio ognuna di loro, aveva acceso il telefono cellulare e controllava i messaggi ricevuti. Forse nella vita reale quelle donne si sentono sole ma questo succede a tutti, a uomini e donne, in tutti i paesi. Poi sono andato in bagno e ho visto una fila lunghissima di persone in attesa. "Aiuto! come faccio?", mi sono detto. Poi ho visto che la coda era solo per il bagno femminile. Il bagno degli uomini era deserto!Quando siamo usciti dal teatro, la strada era piena di gente. La folla era cosi' numerosa che diversi addetti del teatro si davano da fare per mantenere l'ordine. Le fan stavano aspettando l'uscita delle cantanti. Anch'io mi sarei voluto fermare per fare qualche fotografia dal vero ma Tosca mi ha spiegato che quelle persone erano disposte secondo un ordine ben preciso: nelle prime file le fan piu' importanti e dietro, via via, tutte le altre. Incredibile!Insomma, mi sono proprio divertito. Viva il Takarazuka!

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