lunedì, dicembre 25, 2006

Un libro per Natale

Buon Natale a tutti!

In Italia il Natale e' una festa molto sentita. L'ultima settimana prima di Natale tutti i negozi sono affollatissimi, tutti comprano i regali per i figli, i fidanzati, i parenti, gli amici. Tutti preparano la cena del 24 dicembre e il pranzo del 25 dicembre. Insomma, Natale e' una festa ma e' anche una gran fatica. Per fortuna, anno dopo anno, ho ridotto sempre piu' gli impegni e i regali, cosi' quest'anno ho comprato soltanto i regali per i miei figli e per la gattina. Ieri sera, 24 dicembre, non abbiamo fatto una cena particolare e, dopo cena, ho studiato come gli altri giorni.

Anche se non faccio piu' regali a nessuno, ci sono alcune persone, cioe' i miei veri amici (molto pochi), ai quali mi fa piacere dare un segno di affetto in occasione del Natale. Di solito a queste persone regalavo un libro che avevo letto e che mi era piaciuto. Quest'anno ho avuto un'idea nuova. Non ho regalato un libro ma ho spedito a ciascuno dei miei veri amici un bel biglietto con il suggerimento di leggere un libro che mi e' piaciuto molto. In fondo, quando si fa un regalo, cio' che conta non e' il valore monetario ma l'idea, cioe' il fatto che con quel regalo noi pensiamo alla persona che lo riceve. Quindi il mio biglietto rispetta lo spirito del regalo, non e' costoso e non obbliga la persona che lo riceve a spendere dei soldi per ricambiare. Qualche mia amica molto intelligente ha ricambiato il mio regalo con un altro biglietto contenente la segnalazione di un romanzo che le e' piaciuto molto. Questo mi fatto molto piacere.

Il libro che ho "regalato" quest'anno e' un romanzo italiano molto bello:

Mariolina Venezia, Mille anni che sto qui, Einaudi, 2006, pagine 250.


Il libro racconta la storia di una grande famiglia della Basilicata dall'Unita' d'Italia (1861) a oggi. Gioie, dolori, matrimoni, figli, fatti storici, sorprese, tutto viene raccontato con un tono un po' magico e un po' melanconico. In molte parti, il romanzo mi ha ricordato l'atmosfera di "Cent'anni di solitudine" di Gabriel Garcia Marquez. Anche in questo romanzo e' come se il tempo non ci fosse. Tragedia e commedia, poesia e avventura procedono insieme al di la' dei fatti storici. Ma piano piano la Storia, il progresso, la modernita' arrivano e quel mondo si dissolve, finisce.

E' un romanzo allegro e triste, commovente e entusiasmante. Lo consiglio a tutti.

martedì, dicembre 12, 2006

Che cosa fare dopo che si e' letto un romanzo?

ただいま帰りました。

Dopo un lungo silenzio, provo a tornare a scrivere qualche riflessione.

Spesso, dopo aver letto un romanzo, mi chiedo che cosa farne. La lettura e' finita, ho provato delle emozioni, ho ricevuto lo stimolo per qualche riflessione, magari mi viene voglia di leggere un altro libro dello stesso autore, ma tutto finisce li'. Mi sembra un peccato. Leggere un bel romanzo significa provare emozione, passione, significa arricchire se stessi, star bene.

Vorrei lasciare una traccia di questa piccola esperienza, ma cosa fare? Ho provato a scrivere delle recensioni, a spedirle agli amici; ho provato ad annotarmi appunti e commenti su dei taccuini molto belli e famosi (i taccuini Moleskine); ho provato a creare dei file divisi per autore, ma tutto e' stato inutile. Dopo un po' di tempo, ogni tentativo e' caduto nella noia e ho smesso.

Che cosa ne pensate, avete qualche suggerimento?