lunedì, settembre 24, 2007

La ragazza del lago


Ho visto un altro film proveniente dal Festival di Venezia. Si intitola “La ragazza del lago”. Il regista si chiama Andrea Molaioli e questa e’ la sua opera prima. Il film si svolge in un piccolo paese di montagna del Friuli Venezia-Giulia e inizia con la scoperta del corpo di una giovane ragazza assassinata in riva a un lago. Un delitto inspiegabile per il commissario di polizia, un uomo triste che si e’ traferito al Nord per stare vicino alla moglie malata di Alzheimer. Non e’ un thriller tradizionale, piuttosto il regista utilizza la forma del “giallo” per mostrarci come la piccola cittadina, pulita e ridente, abbia in realta’ molti segreti. Molte persone potrebbero essere l’assassino, perche’ tutti hanno qualcosa da nascondere. E sempre, in questo film, i problemi ruotano intorno al rapporto tra padri e figli. Un film freddo, asciutto, volutamente cupo e rarefatto, con il quale il regista sembra dirci che sotto l’ordine e le apparenze, la vita e’ soprattutto dolore, tanto per gli indagati che per gli investigatori. Non e’ un film perfetto e non e’ un film che mette allegria ma mi e’ piaciuto perche’ e’ realizzato molto bene. Ho anche apprezzato il fatto che i dialoghi sono quasi tutti in italiano standard e non in un qualche dialetto del sud Italia come ormai quasi sempre accade. Il ruolo del commissario e’ interpretato da Toni Servillo, un grandissimo attore non conosciuto come meriterebbe.

Nessun commento: