7.8.2006
Io e Tosca siamo simili in molte cose e condividiamo molti interessi. Per esempio, amiamo molto stare in casa, non ci piace uscire quando fa troppo caldo e siamo tutti e due appassionati di cinema. Cosi', qualche giorno fa abbiamo affittato 6 film e abbiamo iniziato a guardarli. Uno di essi e' "Verso sera" di Francesca Archibugi.
"Verso sera"
Un vecchio professore comunista in pensione (Marcello Mastroianni) conduce una vita molto tranquilla e regolare ma un giorno la sua esistenza viene cambiata. Il figlio, un giovane immaturo, gli lascia la sua figlioletta e si ritira in campagna. Dopo qualche tempo compare anche la madre della bambina (Sandrine Bonnaire). La donna ha avuto una adolescenza difficile, senza padre. E' una persona sempre tesa, arrabbiata, che lotta faticosamente per trovare la sua strada nella vita ma non ci riesce. Il professore inizia cosi' a prendersi cura della bambina e della madre. Piano piano, i tre, tra incomprensioni e conflitti, troveranno una forma di comunicazione che si trasforma nell'affetto e in un amore non dichiarato.La regista e' molto brava a descrivere i rapporti tra il professore, la nipote e la nuora attraverso piccoli particolari, talvolta senza parole, che fanno comprendere la psicologia dei personaggi.Francesca Archibugi e' una regista minore ma interessante. I pochi film che ha fatto finora, sempre a lunga distanza di tempo uno dall'altro, non sono mai perfetti ma cercano sempre di trasmettere emozioni sottili con delicata dolcezza e malinconia.Altri suoi titoli interessanti sono "Mignon e' partita" (1987), "Il grande cocomero" (1992), Domani (2001).
venerdì, settembre 01, 2006
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